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lunedì 13 agosto 2012

DONNE che ammiccano...


Ecco un’altra tappa del ciclo DONNE.
Signori, lasciatevi accarezzare ma non fatevi ingannare dall’ammiccamento!
E’ pura arte femminile. Non è affatto scontato, come siete portati a credere o a sperare, che le donne che praticano generosamente l’ammiccamento siano proprio interessate a voi…
Le DONNE che ammiccano spesso sono mosse unicamente dall’irrefrenabile desiderio di stuzzicarvi, di tenervi in pugno, di vedervi sbavare dietro i loro passi e il loro profumo. Cercano complimenti, vogliono sedurre, hanno bisogno di leggere nel vostro sguardo incanto, brama, eccitazione. Per le DONNE che ammiccano è un godimento intuire che fremete, agognate, ammirate. Sarebbero capaci poi, qualora coglieste nell’ammiccamento un invito alla fusione, di mostrarsi indignate e sprezzanti dinanzi ai vostri approcci.
Direbbero che avete equivocato, che siete i soliti uomini incapaci di concepire un’amicizia con il gentil sesso, che siete grossolani cacciatori di piacere.
Signori già una donna può trovare odioso ammettere di aver dovuto esercitare languide advances al maschio prediletto per essere poi debitamente corteggiata e amata, figuriamoci se una DONNA che ammicca indulgerebbe mai ad “assumersi la responsabilità” di tutte le moine dispensate a destra e a manca solo per accendere spiriti e corpi! Suvvia…
Alla DONNA che ammicca urge trovare perenni conferme del proprio fascino, suscitare sospiri, provocare brividi. E, devo dirvelo, non disdegna che concepiate su di lei pressanti e febbrili pensieri erotici. Anzi. Ma qualora proprio dovesse balenarvi l’idea di esprimerli a voce alta abbiate la malizia di formulare tutta la vostra piccante fregola come un sogno che ritenete fermamente irrealizzabile. Capito?!?
La DONNA che ammicca deve sentirsi una fortezza inespugnabile, una principessa intoccabile, un obiettivo che escludete di meritare…
Signori dovete rendere palpabile lo strazio per contenere le vostre smanie, ecco. Chissà, forse così, qualche DONNA che ammicca potrebbe risolversi a concedervi le sue grazie!
Qualora invece voleste infilarvi in un’atmosfera più audace e scatenare su di voi l’ira predatoria della femmina strega, in un gioco forte ad alta tensione emotiva e sessuale, dovreste usare ben altra tattica, gentili signori.
Ovvero armarvi di britannico self control e rispondere continuamente all’ammiccamento con goliardica complicità. Occhiolino su occhiolino, sorriso su sorriso, battuta su battuta. “Come un amico”.
Accidenti che affronto! A quel punto la DONNA che ammicca vedrebbe messo in discussione il suo charme e affilerebbe le unghie per farvi “amaramente” pagare l’ardire di averla trattata al pari di un uomo. Sarà lei a mettere in atto il piano per farvi cadere tra le sue braccia…
(Non vi è intento di metodica continuità pertanto i post del ciclo DONNE potranno ben alternarsi nel blog con pezzi di altro genere e tema ma basterà scorrere, spulciare, clickare qua e là per trovare via via tutte le puntate.)

mercoledì 8 agosto 2012

Storie ciniche


Le mie esplorazioni letterarie continuano…
E Le storie ciniche di W. Somerset Maugham si sono rivelate una lettura deliziosa! Una splendida raccolta di racconti che porta in scena drammi, amenità, vizi, stravaganze, bellezze e orrori. La natura umana messa a nudo con elegante e garbato cinismo…Che maestro di stile Maugham!
Tra casualità, tradimenti, passioni, virtù, dolori, esuberanze e stupidità la realtà e i protagonisti si muovono nella rara dimensione della grazia perché Maugham dosa dolcezza, ironia, compassione con estrema finezza. Che sia il bel mondo della Costa Azzurra, il pomposo ambiente dei ranghi militari inglesi, il ricco fascino di Parigi, una bettola di Vladivostok o il difficile Oriente dei fiumi sul Borneo quella che ci consegna Storie ciniche è la verità della vita, degli uomini e delle donne, del destino.
In combinazioni sublimi, in elaborazioni spassose, in composizioni romantiche, in avventure tragiche tutti i racconti della raccolta seducono e lasciano il segno. Una lettura lieve e avvincente pure nei tratti scabrosi…Davvero un’opera di pregio, capace di affondare la lama nel bene e nel male, di smascherare l’umana miseria, di farsi beffe dei vezzi con intelligente, brillante misura.
W. Somerset Maugham, Storie ciniche, Biblioteca Adelphi.

martedì 7 agosto 2012

A tuo rischio e pericolo


Josh Bazell è geniale! Mescola i generi letterari, gioca con la suspence, graffia con lo stile, solletica con l’ironia, seduce con la passione. E, tra le pieghe della trama, incuriosisce con le riflessioni storiche, scientifiche, sociali, economiche.
Una storia un po’ horror un po’ fantasy in uno sfondo denso di intrecci, piste, stimoli, divagazioni tra personaggi sinistri, complicati o stravaganti e situazioni estreme.
A tuo rischio e pericolo è un’opera originale, strepitosa, inquietante, intensa: una vera tempesta di ingredienti, colpi di scena, sfumature. Il medico killer dalla misteriosa identità – Lionel Azimuth o Peter Brown o Ishmael – non si accontenta dell’universo già abbastanza faticoso e torbido di pazienti e criminali, affronta quindi con un manipolo di sconnessi compagni di viaggio lo strano mostro del White Lake.
Brividi, emozioni e una buona dose di comicità nera. C’è tutto nel libro di Bazell: avventura, sentimenti, droga, mafia, intrighi mondiali e molto altro ancora.
Superato l’impatto iniziale, vagamente contorto e lento, A tuo rischio e pericolo mi ha conquistato. Una lettura “alternativa”, fuori da schemi classici, decisamente acuta e accattivante. Un libro che non avrei mai acquistato, insomma il tipo di libro che non attirava la mia attenzione, devo invece ringraziare l’amico libraio che mi ha spronato a dilettarmi con le atmosfere surreali di Bazell.
Josh Bazell, A tuo rischio e pericolo, Einaudi.