Geniale
e incandescente.
Intorno
a Bennie Salazar, musicista punk e poi discografico di successo, e alla sua
assistente Sasha, ruota una galleria di personaggi e co-protagonisti, familiari
e amici, in una serie di racconti che si intrecciano in una fitta trama di ragioni,
relazioni, risposte.
Il
tempo è un bastardo è ambientato fra la San Francisco di fine anni ’70
e la New York dei
giorni nostri con una struttura complessa, originale, scabrosa dove i
riferimenti di spazio e tempo si rincorrono, si alternano, si confrontano, si
scontrano. Storie di ferocia e fragilità in un’altalena di emozioni,
fallimenti, entusiasmi, miserie.
Jennifer
Egan sconvolge e incanta per il ritmo e il linguaggio: uno stile colto eppure
ruvido e graffiante. Un libro forte, a tratti decisamente duro e doloroso.
Un’analisi umana e di costume condotta con profonda e appassionata severità,
fino alla crudezza della verità nel vortice del delirio di libertà o di potere
come nelle pieghe delicate della sensibilità e della sofferenza.
Il
tempo è un bastardo mette il dito nelle piaghe del tempo, della società,
dell’esistenza. Nell’illusione, nelle allucinazioni, nella beffa del destino…
Jennifer
Egan ripercorre la sbronza degli anni ’70 con tutto il mix di fermento, miti,
droghe, sogni ma anche quello che ne resta o che è ostinatamente trattenuto
nella testa, le svolte successive, le trasformazioni. Il gioco, a volte
terribile, del presente e del passato, il baratro tra generazioni e tra
giovinezza e vecchiaia, la potenza della dedizione, lo sfinimento dopo la
gloria e il perfido tranello dei miraggi.
Ecco,
c’è tutto questo e molto altro ancora in Il tempo è un bastardo in un mosaico
di colori, suoni e parole che affascina, spaventa, svela. Jennifer Egan, racconto
dopo racconto, affronta con affilata lucidità atmosfere, sfumature, dinamiche
emotive e sociali.
Un
capolavoro di “letteratura alternativa”: storia e sociologia calate nella magia
del romanzo. E’ una lettura impegnativa perché la narrazione schietta e
incalzante smaschera una realtà difficile e disarmante, a tratti addirittura spietata,
scandagliando con brutale vigore le umane inquietudini, la degenerazione del
giornalismo e dello star system, il disagio sociale, i vaneggiamenti più o meno
collettivi, il sarcasmo del tempo…
Un
grande libro.
Jennifer
Egan, Il tempo è un bastardo, Minimum fax edizioni.