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venerdì 21 settembre 2012

Verba volant, scripta manent


Le parole volano, gli scritti restano.
Più che ostentazione di sapienza il noto brocardo latino è ormai patrimonio di conoscenza e cautela popolare perché, nell’accezione comune, è teso a sollecitare attenzione e prudenza o a riconoscere importanza e forza a ciò che è messo nero su bianco. In verità, come sappiamo, secondo l’antico significato la locuzione verba volant scripta manent poteva ben riferirsi alla maggiore facilità di divulgazione orale delle parole rispetto allo statico mezzo scritto…
Comunque sia e comunque vogliamo maneggiare il detto, oggi c’è il web. E, ancor più precisamente, ci sono i social network.
Su facebook posti un pensiero. O meglio più o meno urli qualcosa in piazza.
E molto probabilmente non ti chiedi neanche se quello che esprimi volant o manent. E’ il meccanismo “virtuale” a imbambolare un po’, forse.
Di certo a schizzare è una sorta di frivola e fasulla libertà. Non è una polemica sul mezzo, ben inteso. A lasciar perplessi è sempre l’uso che se ne fa!
Quel che c’è di bello è il soffio senza posa, lo svolazzo perpetuo. Non c’è giorno, non c’è notte. A meno di un black out un facebook c’è!

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