Siamo
così, devo chiedere scusa per la realtà? Chiedo scusa ma non troppo, ecco.
Nord,
sud, sud, nord. Noi del sud siamo bla bla, quelli del nord sono solo brutti e
antipatici. Noi del nord siamo bla bla, quelli del sud sono solo brutti e
antipatici.
Al
nord sono zeppi di pregiudizi su quelli del sud. Al sud sono zeppi di
pregiudizi sul quelli del nord. Il sud è arretrato perché il nord l’ha
sfruttato. Il nord non avanza perché ha la zavorra del sud. Se non ci fossimo
noi del sud sai che tragedia nazionale. Se non ci fossimo noi del nord sai che
tragedia nazionale.
Basta!!!
Le graziose interpretazioni di Benvenuti al sud e Benvenuti al nord non sono
sufficienti ad archiviare la stupidità. Siamo cocciuti come muli, aridi come
rape. Altro che popolo della cultura, del calore, dell’eccellenza. Siamo una
manica di provinciali presuntuosi.
La
diversità diventa un baratro invece di una vivace ricchezza. E quasi ne andiamo
fieri, del baratro. Io sono del sud, io sono del nord. Mai io sono italiano. Una
come me ci sperava. Che la crisi fosse un’occasione, finalmente, per compiere l’unità
mai raggiunta, accidenti. Che la ‘modernità’ significasse apertura mentale,
confronto, scambio. Che le differenti caratteristiche diventassero strade da
esplorare, energie da mescolare, virtù da condividere. Macché. Siamo ridotti a
un colabrodo prima ancora che economico umano.
Abbiamo
un patrimonio di artisti che fa teatro, tv, musica, cinema che spesso viene
ingabbiato dai fan che lo rivendicano come trofeo locale. Come se a un artista
fosse utile e sensato tarpare le ali. Come se un cantante dovesse prestare le
corde vocali e l’interpretazione solo alla sua regione. Come se un attore fosse
bravo solo perché è nato al sud o al nord. Altro che generose, entusiasmanti,
efficaci contaminazioni. E’ quasi più accettato che uno del nord o del sud vada
a fare esperienze, esibizioni, ricerche in Australia, in America, in Giappone
piuttosto che al sud o al nord Italia.
Ma
che diavolo abbiamo in testa?
Basta!!!
Voglio una ‘patria’ dove stare tutti insieme e far vedere al mondo intero
quante straordinarie carte sappiamo giocare oppure preferisco non averne
alcuna.
Cari
amici del nord e del sud, del sud e del nord vi chiedo una cortesia: prima di
straparlare da noiosi, arroganti e fessi collegate qualcosa che si chiama
cervello e mettetevi anche una mano sul cuore. Secondo me, se ce la fate, prima
o poi mi darete ragione.
No! Le rape non sono aride!!! :)))
RispondiEliminaMa è l'unica cosa su cui sono in disaccordo. :D
E hai ragione Stefania! Strano che non abbia scritto altri strafalcioni, quando tiro fuori il rospo capita :(
RispondiEliminaCiao, piacere di averti dalla mia parte!
ciao Irene,
RispondiEliminavedi che bello essere toscani? Si è esentati dalla diatriba noi e loro... quando siamo a nord siamo considerati dei meridionali, quando siamo a sud siamo considerati dei settentrionali.
A parte le battute: quanto hai ragione! Ma per ricordarsi di essere italiani, da piccione viaggiatore, ho notato che devi essere lontano da casa. E più sei lontano e più i connazionali ti approcciano con amicizia, dimentichi una volta tanto delle stupidaggini campanilistiche.
Ciao, un abbraccio,
HP
Oh che piacere ritrovarti qui HP! Già, tu almeno puoi sperimentare all'estero un'italianità allegramente complice, è uno dei tanti motivi per cui invidiarti un po' ;)
RispondiEliminaGrazie, ricambio l'abbraccio con affetto
Irene
Anni orsono ti scrissi un post sulla Stampa su un viaggio in aereo da Lamezia a Milano e le sensazioni provate in una meravigliosa giornata di sole vedendo laggiù le nostre città, regioni, glorie e meschinità che ci accomunano da Nord a Sud senza lasciar vedere la stupidità che purtroppo urla sempre più forte delle belle cose che sappiamo fare.
RispondiEliminaIl commento non partì perchè troppo lungo, credo ! Magari proverò a riscriverlo nella mia infinita "ma poco divina commedia"
Irene questo commento di prima del volo è mio. Ho dimenticato di firmarlo.
RispondiEliminaSono tornato perchè nella città del Papa ed ora anche di Francesco mi ha colpito , ora casualmente, leggere di quella donna Valentina che a Roma all'Ospedale "Sandro Pertini" ha abortito dopo 15 ore e senza assistenza medica, nel bagno, perchè tutti i medici (non meritano neppure la maiuscola)dei vari turni erano "obbiettori di coscenza". Aborto poi giustificato anche da una grave malattia del feto e fatto in quell'Ospedale perchè garantiva l'Assistenza.........
Ma di quale coscenza parlano ?
Pier
Pier: è quasi incredibile che tanta gloria conviva con tanta stupidità eppure ci dobbiamo rassegnare, temo. Ci tarpiamo le ali purtroppo.
RispondiEliminaMah sull'obiezione di coscienza francamente ho sempre fatto tanta fatica a capire...non so poi come si possa conciliare professione medica con omissione di assistenza se c'era un problema del genere (non ho seguito bene il caso ma mi parli di una grave malattia)!
Mi sa che l'allunghi all'infinito la tua 'divina commedia'!!!
I vari 'Benvenuti' di qua e di là sono film che affrontano la realtà in maniera riduttiva. Nord, sud... siamo rimasti all'età del Comuni, ci si guarda in cagnesco pure tra torinesi e cuneesi, cittadini e campagnoli. Vincono i pregiudizi, gli stereotipi. Per fortuna ci stiamo mescolando con maghrebini e rumeni, tra qualche decennio avremo nuovi elementi con cui confrontarci. Soltanto all'estero ci riconosciamo italiani tout court, questo fenomeno l'hanno affrontato gli psicologi sociali, in un contesto straniero contano più le somiglianze che le differenze. Però siamo sempre ad un livello di ragionamento piuttosto elementare. Dal canto mio, quando vengo scambiato per un inglese o un francese, incasso soddisfatto... :-)
RispondiEliminaPim, sono stimoli, imbeccate, ironiche tirate d'orecchie. Il resto non tocca propriamente al cinema. D'altra parte spesso può più una risata di tanti discorsoni alti ;)
RispondiEliminaSottile la questione della prevalenza delle somiglianze sulle differenze...Già, quando sei lontano dalla patria che in casa neanche riconosci ti accorgi di avere tanto desiderio dei tuoi 'simili' e ti importa assai poco se mangiano pizza o polenta.
Sufficientemente sciocco e triste, direi.
E tu fai bene a godere se ti scambiano per inglese o francese!