Parafrasando
Tullio De Piscopo è una melodia ad andamento lento, “magico e suadente questo
ritmo che vibra sotto pelle eccitandoti”…la musica che ti soffia intorno e ti
accende. Morbidamente.
Inizi
a muoverti, sensuale. I bracciali tintinnano in sintonia, lievi. Le mani
disegnano figure nell’aria, forse sogni o carezze. Poi scendono lungo i
fianchi, nel profilo delle forme. Lasci ondeggiare la testa, chiudi gli occhi.
Su
di te uno sguardo, di passione dolce.
Sfumate
le note il corpo riprende un moto freddo, quasi nervoso, muovi il passo verso
un divano, prendi dal tavolino un bicchiere e ti siedi a bere accennando un
sorriso stentato alla donna già accomodata.
Se
una macchina fotografica non lo avesse immortalato, l’attimo di armonia sarebbe
evaporato senza prove e ricordi.
Le danze lente sono bellissime. Per questo adoro la danza reale rwandese, un tempo lento di 6/8, movimenti solenni e ieratici. Al confronto le altre danze africane sembrano crisi epilettiche
RispondiEliminaCiao Irene, a presto
dragor (journal intime)
Grazia, sensualità, poesia!
RispondiEliminaAndrò a documentarmi sulla danza reale rwandese...grazie, Dragor
Ciao ciao
Irene