Chiarito
che non è uno scioglilingua e che mutua dal francese la grafia, chic choc (lo
scriveremmo shock in inglese ma abbinato a chic francese è perfetto choc) è
un’eleganza intensa o violenta, che turba e traumatizza. Così pomposa da
irrompere sulla scena in modo aggressivo. O trasgressivo.
Perché,
diciamolo, la ricercatezza talvolta è così estremizzata da diventare maniacale,
convulsa, stucchevole. E qualche volta vuole urtare, rompere, imporsi,
sprezzare l’altrui sobrietà.
Ecco,
chic choc è un ossimoro. Perché l’eleganza ha un altro tono. Mescola con grazia
buon gusto e semplicità, aborra l’ostentazione, non esaspera il costume.
Il
profilo distinto e raffinato è frutto di educazione e umana armonia,
l’esuberanza choc è affettazione pura, un’artificiosa e penosa affermazione di
se. D’altra parte, narra la signora Lia, spesso il personaggio smodatamente
vistoso cela insicurezze e ansie di riscatto. Si veste di griffes per ben
figurare o per dimostrare ricchezza o per emulare gli appartenenti a una
cerchia della quale vorrebbe far parte.
Il
guaio è che lo chic choc innesca per lo più l’effetto boomerang. Genera
imbarazzo, suscita ilarità, provoca sconcerto. E’ controproducente e quindi
pure avvilente!
Uno
snob si tira addosso l’antipatia di tutti. Un goffo elegantone è proprio un
elefante in una cristalleria. Impalato nell’abito di moda a parecchi zeri sulla
scarpa di tendenza che fa pendant con tutti i costosi e firmatissimi accessori
in un trucco di marca top quality con il collo stretto in un foulard di seta
dello stilista più esclusivo il tipo chic choc è francamente un vulnerabile e
facile bersaglio di isteria e scherno collettivo…
Est
modus in rebus! Il troppo stroppia, accidenti.
adoro la signora Lia!
RispondiEliminaeh eh ;)
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