Fiumi
di immagini, voci e inchiostro su Marta Marzotto. Come sempre.
Non
si è spento il suo sorriso, non possono spegnersi i riflettori.
Perché
lei continuerà ad essere ammirata e amata. Perché lei è nell’aria che vogliamo
respirare. Perché lei è una lezione che sfida epoche e geografie. Perché lei è
una fiaba destinata a non morire.
Non
ti scimmiotterò mai, Marta. Non ci riuscirei. E neanche dovrei. Non lo
vorresti, tu, simbolo della personalità e della libertà ‘giusta’. Si, giusta.
Hai
fatto il tempo, non l’hai attraversato. Hai vissuto, davvero. Hai mostrato al
mondo la tua natura, autenticamente. Hai incarnato a meraviglia la passione, la
tenacia, l’energia, l’entusiasmo, il coraggio.
Che
Donna.
Marta
da legare fuori da qualsiasi gabbia. Chapeau.
Mi venne incontro sorridendo con le mani tese. Era un famoso ristorante di Milano e vidi mia moglie guardare stupita prima lei, poi me e di nuovo Marta....Mi aveva scambiato per Cossiga, al quale all'epoca somigliavo molto, mentre stava andando verso Raf Vallone che era alcuni tavoli dietro di noi. Si mise a ridere, scusandosi e commentando con noi la sua sbadatezza ma con grande charme e classe.
RispondiEliminaNon se la tirava propio !
Una gran donna.
Pier
Bel ricordo il tuo!
RispondiEliminaSi, immagino proprio non avesse bisogno di tirarsela )
Ciao Pier