Chef M.Antonietta Santoro |
Ci
vogliono amore e audacia, per essere come Maria Antonietta Santoro, chef e anima del ristorante Al Becco della Civetta di Castelmezzano nel cuore delle
Dolomiti Lucane.
E
non solo, a dire la verità. Testa, ecco, ci vuole testa. Quella della chef
Santoro è un’intelligenza lungimirante ma costantemente in armonia con la
tradizione. Capace, sanguigna, eclettica e frizzante, Maria Antonietta
rappresenta un’eccellenza italiana, di quelle che portano la cucina ai massimi
livelli partendo dal territorio, dalla storia e dalle bontà genuine.
Giovanni Romano e Teresa Palazzo |
Fa
della buona arte culinaria della sua regione un trampolino di lancio della
ricerca e dell’estro. Avevo assaporato da lei, Al Becco della Civetta, una cena
memorabile dove tutto, proprio tutto, aveva il profumo e il sapore di un
armonioso lavoro di passione, cura gentile, creatività e sapienza tecnica. Cose
che prendono il palato e il cervello, davvero.
Finalmente
sono tornata alla sua tavola al temporary restaurant allestito a Eataly
Smeraldo di Milano. Cucina a vista e un nutrito numero di degustatori
affascinati dalle prodezze di Chef Santoro e della sua brigata: dai peperoni
cruschi alla pasta fatta in casa realizzata al momento ai legumi sublimi fino a
una mousse di ricotta con salsa di arance e foglie di cioccolato fondente
passando da una serie di deliziosi ingredienti e abbinamenti. Tutto bagnato,
nel mio caso, da un ottimo Aglianico del Vulture.
Mousse di ricotta, arance e cioccolato |
Non
è un elogio al ristorante, è un elogio alla persona e al percorso. A quel
patrimonio culturale che spesso trascuriamo. A quella saggezza del rispetto per
le esperienze emotive che dovremmo sempre onorare. Al cammino di tenacia,
speranza, fantasia e zelo che potremmo tutti prendere ad esempio.
Non
è facile, farsi conoscere, quando muovi i tuoi passi in un piccolo -se pur
splendido- territorio. Eppure chef Maria Antonietta si è rimboccata le maniche
e la sua cucina l’ha portata qua e là in giro per l’Italia facendola conoscere
e apprezzare a molti, moltissimi.
Forza
Chef Santoro. Hai l’energia giusta per non mollare, mai.
Chapeau.
E grazie, grazie per la vita che metti nei piatti.
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