Domenico
Palumbo mette l’amore in poesia. Lo sfiora, lo respira, lo narra. In sospiri e
pensieri. Tra dimensioni lievi, emozioni calde, baci appassionati le parole
inseguono un filo, anelano alla pienezza, ascoltano i sensi. Un rapimento
tenero e sensuale in un cammino di volo, con la compagnia dei grandi filosofi e
poeti del passato, con la tensione intellettuale della ricerca.
E’
un viaggio, quello di Domenico Palumbo. Una riflessione intensa e profonda tra
le pieghe del sentimento, delle pulsioni, della vita. Nel silenzio, nei piccoli
pezzi del puzzle, nei gesti e nei segni della natura e degli uomini. A indagare
l’Amore, la dimensione che viviamo ma non afferriamo, la condizione dell’anima
che si tocca…
“L’amore
è un traboccare della propria vita, è un andare oltre il proprio abitare”.
Perché
proprio l’amore è la libertà della nudità.
La
dotta e affascinante meditazione di Domenico Palumbo, sospesa tra le pagine di
prosa e i versi, ci conduce all’amore che significa e compie il Noi, sopra e
oltre tu e io. Non è romanticismo puro ma alchimia di incontro e sublimazione.
“io
ti amo per amarti
perché
quest’amore sta tra le tue braccia
senza
uscire dalle mie”
Un’ode
all’amore ma anche un saggio sull’amore. Non per trovare definizioni ma,
appunto, per coglierne l’essenza. Domenico Palumbo svela qui l’ispirazione e il
rigoroso lavoro di contemplazione con sensibile e peculiare fluidità.
Quel
poco quel tanto è un’opera densa eppure soave. Una lettura gradevole e aperta,
una meravigliosa porta spalancata sull’infinito, una grande raccolta di
sensazioni e stimoli.
Bravo,
Domenico Palumbo.
Avevo
letto “Una lettera dal passato” e "Parole d'amore" diversi anni fa, oggi lo ritrovo più maturo nello
stile e nella struttura narrativa, ma ancora splendidamente sentimentale.
"L’amore è la libertà della nudità": espressione bellissima, piena di significato.
RispondiEliminaP.
Infatti, Pim. Penso che l'amore sia proprio la libertà della nudità!
RispondiEliminaCiao carissimo ;)
Irene