I
vecchi blogger come me che hanno vissuto “l’espulsione” dalle grandi testate
giornalistiche con varie, ambigue e sindacabili motivazioni sanno anche che i
“cattivi” non si annidano solo nella casta dell’editoria.
I
blogger sono stati parecchio odiati dai giornalisti, diciamolo. Scriviamo
gratuitamente, contrariamente a loro, ma in compenso abbiamo uno strumento più
libero, facile e veloce. Spesso stiamo loro alle calcagna, facciamo le pulci a
quello che scrivono o tacciono, magari li superiamo pure in qualità di analisi
e riflessione. Insomma siamo un tormento. Per toglierci di mezzo si sono
inventati più o meno di tutto, ci hanno accusato di gongolarci con diari on
line puramente autoreferenziali, hanno sollevato subdole questioni di
pericolosità additandoci come potenziali diffusori di idiozie o falsità.
Praticamente
hanno fatto finta di non capire che la selezione è naturale, la fanno il tempo
e i lettori. Ovviamente, la questione sta quasi sempre nel merito reale: il
grande giornalista non teme il confronto con altre voci intelligenti…
Comunque
sia sono passati anni da certi tristi epiloghi e, appunto da vecchia blogger,
so anche che la “visibilità”, quella che le testate giornalistiche
indubbiamente ci rendevano più raggiungibile, è comunque frutto di un penoso
equivoco di moltissimi navigatori della rete. I blog con migliaia e migliaia di
visitatori ci sono eccome ma, solitamente, sono curati da nomi noti. Ecco, la
faticaccia resta dei blogger anonimi. Ne conosco di bravissimi ma non se li
fila quasi nessuno, purtroppo.
La
degenerazione e l’ impoverimento spirituale e culturale portavano in palmo di
mano solo la “casta regolare” e le celebrità. Più che i contenuti trionfava
sempre l’appeal per ciò che era, a ragione o a torto, “riconosciuto”.
Adesso
però si profila la rivoluzione civile, umana, sociale e culturale. Possiamo
aspirare a riprenderci il coraggio, la voglia e la vivacità di pensiero. Anche
di leggere quello che non è ufficiale, imposto dall’alto, di moda. Di contro
dobbiamo, naturalmente, impegnarci a diventare cittadini. E, chissà, decrescere
felicemente verso un’esistenza di ampio respiro…
I
blog sono una delle più straordinarie risorse del web. In barba allo scossone
che “l’informazione costituita” ha subito, sta subendo e, soprattutto, subirà,
possono essere già pronti alla sfida del millennio. Avanti!!!
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