Io
che ho ricamato molto, ci penso. Alle mani che increspano il filo, a ogni
screpolatura che fa attrito nella trama del lavoro.
Ma
le sue dita fanno correre l’ago senza il pensiero di un disagio, è qualcosa che
ha accompagnato tutta la sua vita e che ripete come se non ci potesse essere
nulla a cambiare le cose. Mi chiedo cosa sia stato, al principio. Passione o
destino? Ma ora che, comunque, ha l’aria di essere quello che sa e deve fare,
trovo sorprendente l’abile pazienza con la quale non sbava un punto, senza
lamento. Come se la pelle e l'età non potessero reclamare.
Non
c’è dolore o intoppo che tenga, l’arte e la fatica non si rinnegano. Lo ha
imparato quando era ancora bambina, forse.
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