Io
posso chiamarli versi sciolti. Ma tu, se vuoi, chiamale emozioni. Fanno lo
stesso effetto. Sono parole che arrivano con il ritmo perfetto nel momento opportuno.
Come le carezze quando ne hai proprio voglia o bisogno.
Quelle
che stanno nelle pagine di un libro, sulla bocca di un amico, nella canzone che
passa in radio. O saltano sul palcoscenico quando dalla sala ti godi lo
spettacolo.
Chissà
chi le ha pensate e perché. Chissà da chi e da cosa erano ispirate. Ma che
importa? Sono per te! Hanno la tua misura, sembrano cucite dalla tua sarta. Muovono
il suono che ti piace e sono del tuo colore preferito. Che straordinaria
combinazione. Magari pensavi pure di non meritarle o che il destino avverso non
te le avrebbe mai portate. E invece ecco che si presentano, una vicina all’altra,
belle e forti.
Non
devi neanche più chiederti se sogni o sei desta. Il tuo cuore non si sbaglia, sei
in piena realtà. Oh lo sai che forse sono solo parole, che non cambieranno la
tua esistenza, che domani non si ripeteranno, che molto altro ancora resterà
incompiuto, che avrai sempre speranze e desideri delusi. Ma che importa? Il brivido
di un momento è già tanto, tantissimo, molto di più. E’ proprio quella cosa
grande che quasi non sai tenere tra le mani. La gioia che alle volte neanche
credevi di poter provare.
Roba
che pare amore. Già. Per darti tutta quell’eccitazione e quella pace dev’essere
amore o giù di lì. Ma che importa? Non serve sapere cos’è, trovare una
definizione, individuare a che razza di sentimento appartiene quello stato di
grazia. I versi sciolti sono sciolti. Praticamente liberi…e libera sei tu, di
sentirli come ritieni meglio, di viverli senza troppe spiegazioni. Sono parole
arrivate dritte al cuore e geniali per la tua mente in attesa, in ricerca, in
ansia. Basta così, và bene così. Tu chiamale, se vuoi, emozioni.
Se
ti serviva una conferma, un conforto, uno stimolo sei accontentata.
Qualche
volta un verso sciolto così, o un’emozione se ti garba di più, la chiami pacca
sulla spalla. La brami, incroci le dita o la invochi. Talvolta finisce che te
la scrivi. Et voilà.
Nessun commento:
Posta un commento