Rispettiamo
e difendiamo le nostre ‘radici’, sono il nostro patrimonio.
Ogni
uomo è figlio di mamma e papà, dove mamma e papà sono anche la terra e la sua
cultura.
Sono
d’accordo. Le nostre origini, il nostro bacino di riferimento, il nostro
bagaglio sono essenziali al viaggio della vita. E, d’altra parte, sono anche
ciò che spesso lo consente, il viaggio.
Ma…
trovo che le radici siano molto importanti anche perché sono la cosa più
difficile da ‘superare’. Già. Che non si tratta di tagliarle, perché un albero
sradicato muore, ma di non rimanerci troppo vicino. Ecco perché esistono i
rami, loro sono il movimento verso il cielo.
Dalla
natura possiamo imparare anche questo. A tenere sempre cara la stazione di
partenza senza perdere l’avventura del cammino e il piacere degli approdi. Non che
sia facile una sintesi perfetta. Però è questa la saggia libertà dell’esistenza.
Quella di crescere, incontrare, scoprire, amare. Quella di confrontarsi. Quella
di non avere barriere. Quella di aggiungere significati, emozioni, risposte. Quella
di non permettere alle radici di limitare lo sguardo.
I
rami sono fatti per spingersi oltre, in su, intorno. E, naturalmente, per
attraversare le stagioni. Anzi, pure per godere delle opportune potature nei
giusti tempi. Il terreno, l’acqua, l’aria, le cure garantiscono buoni frutti,
si sa.
Vale
anche per gli uomini, veramente.
Per
questo mi rattrista chi non ama le radici ma sono addirittura terrorizzata da
chi vi rimane schiavo come se fossero catene. Per non dire poi di chi non
conosce altro che l’orgoglio dell’appartenenza invece della dignità della vita
e dell’universo.
Concordo in tutto e per tutto. Non saprei che aggiungere... la tua bellissima metafora spiega ogni cosa perfettamente!
RispondiEliminaP.
Mi fa piacere P.!!!
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