Le
mani che la lavorano apprendono dunque più di quelle distratte dalla manicure o
ingannate da nobili mestieri.
Questo
è. E gli uomini ritornano, sempre. Alla terra e al vento. Civiltà muoiono per
lasciare il posto ad altre. Ciclicamente. Perché agli uomini sale la bizza di
essere ingrati e superbi, degeneri e scellerati. Corrono fino a schiantarsi.
Alla
madre non resta che allevarne altri e ripetere, all’infinito, le vane lezioni.
Dalla zolla in avanti, senza che venga mai il tempo delle genti in autentica
armonia con la vita. La vita, si, quella che solo la natura custodisce nella
sua unica essenza.
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