Incontro
Alessandro Preziosi nel suo terreno ma lui non doveva essere lì, insomma è un
caso. Io al lavoro e lui anche in una mattina milanese.
Bell’uomo,
Alessandro Preziosi. Più dal vivo che in video. Forse perché in carne e ossa è
vero, con le mosse sciolte che fanno piglio ma non posa da vip. Forse perché l’effetto
sorpresa lo consegna nature al punto giusto.
Non
so come e perché, insomma fuori dai miei approcci obbligati da free lance non
sono avvezza alla caccia delle ‘star’, lo avvicino e chiedo una foto con lui.
Così,
per gioco, per simpatia. Lui glissa una manciata di secondi indicandomi i
signori con i quali sta per appartarsi in conversazione serrata poi esplode in
un sorriso: ‘meglio i baci’ e me ne schiocca due, di qua e di là sulle guance
con i suoi occhi che brillano proprio come in tv.
Che
sarà mai? Niente, un attore che gentilmente porge le labbra e un abbraccio a
una fan. Ma io in fondo mica sono proprio una fan. Lo apprezzo, sicuramente, ma
lì sono stata guidata dall’allegro istinto. E lui ha risposto con quel qualcosa
che cavalca proprio l’onda del momento. Per gentilezza. Per assecondare l’attimo
che piomba improvviso nell’ordine di un giorno qualsiasi.
Ci
incontriamo ancora terminati i rispettivi impegni e stanchi entrambi. Scoppia
la risata e ci scappa la foto.
Perché
lo racconto? Perché talvolta mi stupisco ancora delle combinazioni curiose. Di una
seccatrice davvero occasionale che al caro Alessandro Preziosi deve essere
parsa invece una sorta di paparazzo non depistabile. Dei baci che non sono
bastati. E dello scatto ricordo che vale almeno un post del blog.
Comunque sia buona vita, Alessandro Preziosi.
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