Avete
scelto il pacchetto chiavi in mano, la politica con la p minuscola, la linea
Berlusconi-Napolitano-Bersani. Avete rinnegato il vostro esponente di maggior
successo politico, ovvero Romano Prodi, e soprattutto schifato la vera cultura
giuridica della sinistra, ovvero Stefano Rodotà.
Al
di là della vergogna che non provate c’è la vergogna di chi vi ha votato e ora
vive l’angoscia della delusione e del tradimento. Il problema vero è che voi la
cultura giuridica di Stefano Rodotà non la conoscete, non la rispettate e non
avreste potuto reggerla. La bassa politica è molto più comoda e accessibile,
indubitabilmente più adatta alla miseria spirituale e intellettuale nella quale
trionfate.
A
questo punto fate almeno atto di dignità: restate nell’ombra, state a capo
chino e bocca chiusa dietro e sotto i vertici dell’inciucio. Godetevi la
poltrona e basta. Non potete permettervi di dare ai parlamentari e ai
sostenitori del M5S degli ignoranti, dei guerrafondai, degli improvvisati,
degli arroganti e robaccia del genere.
La
sinistra italiana non è rappresentata in Parlamento se non da chi non è
iscritto al PD. Adesso al governo andrà l’inciucio anche a carte scoperte tanto
non potete neanche fare finta di dissentire, vi accoderete tutti, sereni e
beati.
Il
guaio è per il futuro. Perché il popolo di sinistra da qualche parte dovrà
guardare, a qualcuno vorrà aggrapparsi, a qualcosa deciderà di credere. Esclusi
voi, nuovi parlamentari del PD, assolutamente impresentabili, si farà largo
qualche altra grande trappola. Magari sotto forma di rottamazione, la stessa
rottamazione che non ha accolto per acclamazione Stefano Rodotà e che quindi
non merita il rispetto degli autentici cittadini di una cultura giuridica
italiana moderna e illuminata, o di un “nuovo tecnico” che è ancora da studiare
attentamente.
La
sinistra che aveva già capito che il PD era solo sistema di conservazione
sporca è ormai nelle fila di SEL o del M5S. Larga parte di quelli che hanno
strappato la tessera in questi giorni, uniti a quelli che non ce l’hanno ma
hanno votato PD e non lo voteranno mai più, confluirà lì. Ma ci saranno gli
indecisi, gli ostinati, i romantici, gli ingenui che cercheranno di credere
ancora al PD che verrà, da un rottamatore o da un tecnico o da qualche altro coniglio
tirato fuori dal solito cilindro.
Comunque
la pensiate vi sarete commossi perché la tristezza di Grillo per la morte della
sinistra dei suoi genitori è la stessa di molti italiani.
E
questo però deve far riflettere molto e in modo serio. Bisogna mettersi in
discussione, ci vuole uno scatto di coraggio. La civiltà del popolo si misura
in questi momenti. Non abbiamo un diritto di cittadinanza perché ci hanno
schiacciati (e ci siamo fatti schiacciare) dalla distorsione della politica,
quella bassa appunto. Ci siamo completamente dimenticati che uno Stato si fonda
sul diritto, che una grande comunità repubblicana e democratica di questa epoca
deve avere un tessuto culturale maturo di laicità e diritti civili, di principi
sociali e di sostenibilità economica.
Le
lezioni di Stefano Rodotà avrebbero elevato, almeno un po’, il livello di
tutti.
Ma
ci vuole la volontà. Che è coscienza, individuale e collettiva. E, ovviamente,
onestà. Adesso tocca ai cittadini decidere se dimostrare di essere più onesti e
forti della bassa politica.
Attivate
tutti la memoria, non abbassate la guardia, reclamate la vostra cittadinanza. Questo
mi sento di dire ai cittadini di sinistra.
Per
i nuovi parlamentari del PD non ho altro da aggiungere se tacciono.
Nessun commento:
Posta un commento