Ci
sono paesi che hanno le ali. Volano, liberi, nei cieli del mondo. Appartengono
all’immaginario di tutti perché da tutti sono amati.
Non
è questione di bellezza. E’ una vocazione culturale. Sta tutta nell’umana
apertura, in quel dono prezioso della vista senza confini. Non raccontano
quanto sono ospitali, lo sono e basta. Non celebrano le loro virtù,
semplicemente le hanno. Non si rannicchiano sulla loro terra a difendersi e
difenderla, la guardano e la offrono con il sorriso sulla bocca. Non si lagnano
di quello che a loro manca, ne colmano se mai le carenze con il calore delle
idee e il colore dell’entusiasmo. Non provano mai invidia per l’erba del
vicino, al più ne seminano altrettanta per poterne godere e perché il vicino in
visita si senta a casa. Non hanno paura di ciò che non conoscono, dei
cambiamenti, delle novità che arrivano da lontano, sono anzi curiosi,
appassionati, grati a ogni opportunità.
Ecco,
amano davvero la vita e il viaggio. Non hanno altra geografia che quella dei
sentimenti, dell’arte, del benessere. A loro non importa farsi largo,
competere, rivendicare. Non hanno bisogno di un riscatto. Hanno le ali perché hanno
autentico cuore. Non quello autoproclamato, quello provato nei fatti, nella
quotidianità, nel respiro dei pensieri. I loro abitanti non sono quelli
registrati all’anagrafe, stampati nell’albero genealogico di generazioni
inchiodate amaramente alla zolla, sono gli uomini e le donne di ogni dove che hanno
valori e talenti da esplorare, ammirare, mescolare.
Già,
mescolare. I paesi che hanno le ali non sono superbamente orgogliosi del loro
groviglio di strade, schiavi di qualche soffocante consuetudine, ciechi e sordi
ai richiami di qualsiasi meraviglia che non porti il loro stemma. Desiderano
fondersi in abbracci. Sanno ascoltare, crescere, ballare. Se intravedono un
pregiudizio, se qualcosa si svela intellettualmente misera, se annusano uno
sciocco moralismo sciolgono subito le briglie e saltano. Non vogliono morire in
un recinto. Loro hanno le ali e il cielo non ha recinti.
Amo le ali e quindi anche i paesi con le ali. Peccato che esistono sopratutto nella nostra immaginazione e nella tua che certo ne hai moltissima. Abbiamo zavorra di secoli e non possiamo fare altro che portarla con noi.
RispondiEliminaBello il tentativo di sognare sempre ......
Pier
Sognando Pier possiamo almeno 'illuderci' di esortare i paesi e soprattutto i loro abitanti ad aprirsi e mettere le ali...!
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