E’
noto che i ricordi stiano spesso accovacciati nei diari. Qualche volta con un
quadrifoglio che più secco non si può. Altre sul biglietto di un concerto o in
un cuore rosso pomodoro. Sorprende di più trovarli su un treno, seduti accanto
a noi, lungo una tratta qualsiasi, di quelle che non danno scossoni alla
memoria. Con lo stesso sorriso sotto i capelli più grigi. Con tutta l’aria di
non aver mai del tutto abbandonato il passato e una manciata di parole pronte,
neanche ti stessero aspettando. Già, i ricordi talvolta sembrano in attesa di
un’occasione per sbucar fuori.
Bello
ci sia ancora un corpo in carne ed ossa e non un profilo su facebook. Bello che
gli anni, oltre alle burle, agli acciacchi, alle disillusioni, portino anche le
chiacchiere e gli sguardi complici. Bello che certe parentesi possano riaprirsi
o non essere mai veramente chiuse. E bello pure che ci siano giorni in cui il
destino decide di stupirci. O forse di lanciarci un messaggio: tutto quello che
conta non muore.
Che belli questi viaggi! Non si sa mai cosa si può trovare, accovacciato sul sedile ;-)
RispondiEliminaPrish...i treni talvolta possiamo trovarli (o immaginarli) come pacchi dono!
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