Per
me esistono persone, a prescindere dal genere e da come vivono la sessualità ma
visto che siamo letteralmente infognati nel baratro delle distinzioni direi che
un paio di chiarimenti urgono proprio:
-Le
questioni di ‘natura’ e ‘civiltà’ sbandierate da opposti schieramenti hanno in
realtà un’unica possibile interpretazione quindi è ipocrita, sbagliato,
ingiusto, stupido, inutile, stiracchiarle di qua e di là a proprio comodo. La
verità è secca: la natura non è etero o omo, è semplicemente entrambi; la
civiltà è invece una scelta perché con essa si intende costume-cultura di un
gruppo in un luogo/tempo e norme giuridiche di quel gruppo in un luogo/tempo.
Una
società e un Paese decidono con quali principi, regole, diritti, doveri
gestirsi. Questo significa che possono optare per una family, per l’altra, per
tutte, regolamentare ogni respiro o rispettare e tutelare le libertà
individuali. Chiaro? Deve essere altrettanto chiaro che una società e un Paese
possono essere laici oppure no. Anche quella religiosa è assolutezza o libertà,
giusto?
Detto
questo il problema italiano sta tutto nella contraddizione di fondo tra quello
che la massima fonte ovvero la
Costituzione diciamo vorrebbe, indicherebbe, consiglierebbe
considerando l’evoluzione del pensiero storico e quello che siamo indotti a
fare o non fare per retaggi moralistici religiosi, patti delle apparenze e del
do ut des, vaticanismi interessati, opportunismi politici.
-L’altro
aspetto è squisitamente politico-sociologico. E’ in momenti di crisi e
subbuglio economico, sociale, politico sul fronte interno e internazionale che
gli abili manovratori sobillano le contrapposizioni, i problemi fasulli, le
lotte tra poveri, gli estenuanti dibattiti sul nulla, la sottocultura del
sospetto, il dito puntato sul quale attrarre gli sguardi che invece meriterebbe
la luna…e via dicendo. Insomma nessuno si avvede che c’è una sostanziale ed
enorme distrazione di massa? Mentre siamo assorti a scannarci tra etero e gay,
tra comunitari e extracomunitari, tra bianchi e neri, tra questi e quelli, sulle
nostre teste si decide la qualunque (lo strappo dalla bocca del grande Cetto).
Ridotti
a leggere poco, interagire poco, amare poco, ascoltare poco, vivere poco,
pensare quasi zero, siamo facilmente trasportabili e incendiabili: non pesiamo.
E’
angosciante questa situazione. Essere umani, vi chiamo a raccolta: che ne
direste di collegare cuore e cervello 24 ore su 24?
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