On
the road. Da Melfi per le vie dell’Aglianico del Vulture, tra vigneti,
cantine, oliveti, fonti di acqua
minerale e paesi della Basilicata nord est.
Un
territorio di natura rigogliosa, splendidi paesaggi e scorci caratteristici
sulle tracce di cultura e storia che hanno sovrapposto e mescolato tradizioni
con soave trionfo di forme, colori e sapori. Un lungo giro denso di immagini e
momenti, di testimonianze antiche e di morbidi sviluppi, nel groviglio di case
come nei panorami aperti, in piccoli scorci emozionanti e in grandi memorie di
splendore.
Da
Rapolla con le caratteristiche strutture che sembrano abbracciate e avvolte
dalla collina alle reminescenze arberesh di Barile fino alle architetture di
Rionero e al tempo di un assaggio di pancotto a Ripacandida passando per il
monumentale borgo di Venosa, la città di Orazio.
L’amenità
dei luoghi e dei paesaggi è rotonda e gioconda, quasi lirica nel candore
ancestrale e nella semplicità rurale eppure punteggiata da fregi di notevole
dignità artistica. Mi godo l’escursione con l’animo lieve, con lo sguardo
curioso e a tratti ammaliato da quelle composizioni quasi stravaganti, fuori
dal rigore eppure rigorosamente amalgamate in un contesto assolutamente
armonioso.
Venosa
mi offre poi l’impatto clamoroso con il passato di affascinante fattura e di
elevato pensiero. Un’immersione nella bellezza e nell’incanto di parole di
straordinario respiro…
Ecco,
a illuminarmi è lui, Orazio: Est modus in rebus!
A vederlo in fotografia sembra un paesaggio svizzero, quei rilievi dolci e verdeggianti... Un giro in Lucania devo farlo anch'io, prima o poi.
RispondiEliminaAbbracci.
P.
Se e quando deciderai...ti suggerirò il tour, Pim!
RispondiEliminaAbbracci anche a te carissimo
Irene