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venerdì 15 marzo 2013

Giallo ginestra in Basilicata


Spavalda, sotto il sole, la ginestra narra la storia dei luoghi e li ammorbidisce, con grazia. Più che di bellezza splende di forza, nella sua resistenza e nella sua generosità.
Il profumo giallo è come una farfalla che danza nella terra brulla, un canto che accarezza la roccia. La ginestra, arbusto che predilige i suoli aridi e può vegetare anche sui terreni argillosi, dipinge la scena arsa dei pendii.  
Ginestra (PZ)
Vedo i canestri colmi di fiori e penso alle mani che li hanno raccolti, nella tradizione del tempo che si rinnova. In Basilicata cresce in grande abbondanza e ha conosciuto gli usi e le lavorazioni, delle donne lucane prime e di quelle albanesi giunte poi, come una vera risorsa di economia e costume.
Castelsaraceno (PZ)
La ginestra. Il colore che spicca, l’odore intenso. E’ la breccia del destino, dell’ordine perfetto dell’universo. Ecco, c’è sempre qualcosa, nell’incanto della natura nuda, che disegna l’arcobaleno nel cielo e nel cuore. E c’è quella virtù immensa di pazienza e amore, la ricchezza della povertà.
Nella terra come doveva essere la ginestra è il filo del cammino! La guardo e ricambio il suo sorriso. 

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