Seduti
sul muretto a secco, vecchi quanto basta per averlo visto ai tempi in cui non accennava
neanche un piccolo cedimento. Una mano appoggiata al bastone, l'altra levata
in aria per accompagnare le parole. Entrambi. Come se la posa fosse quella di
un set cinematografico al ciak del regista.
Solo i corpi sono diventati grandi
diversamente, smilzo quello con la coppola scura, tarchiato quello con il
cappello chiaro.
Sono
gli stessi di ieri. Sono i due che ci saranno anche domani.
In
un rito che non si consuma, si ripete. Fanno uso, probi, di quel muretto, di
quel tempo, di quell’incontro.
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