Cerco
un ghostwriter: una di quelle mail che leggo con molto piacere, visto che
profumano di possibile incarico.
Normalmente
sono mail che contengono informazioni, spiegazioni, domande. In qualche caso
invece l’autore si cela dietro un nickname e svela praticamente nulla del
lavoro che vorrebbe commissionare. Io comprendo un po’ di diffidenza digitale,
un po’ di prudenza letteraria e pure un po’ di disagio e uso quanta più
possibile delicatezza e gentilezza però, da buon ghostwriter, faccio fatica a ‘calarmi
nella parte’ alla cieca.
Rispettare
segretezza e riservatezza non può includere disponibilità e offerte senza un
sensato riferimento alla concretezza del servizio da rendere. Questo, caro
prezioso autore, devi capirlo. Anzi, ammirarlo. La faciloneria con la quale
chiunque potrebbe garantirti un best seller con due righe e quattro soldi non
fa per te. Tu meriti attenzione e serietà. Per incontrarle, pure per
pretenderle, devi prestarne altrettante. Parla chiaro, chiedi, metti alla
prova, muovi una corrispondenza. Non lasciare tutto nel mistero, metti in crisi
il ghostwriter e rischi di perdere l’occasione di un'esperienza proficua.
Magari
una risposta inadeguata o poco esauriente è frutto di scarsi o ambigui spunti e
così saltano le possibilità di soddisfacente collaborazione. Le migliori
combinazioni nascono dalla reciproca correttezza, dalla fiducia e dall’entusiasmo
che siglano un’alleanza.
Infine,
stimato e agognato autore, insisti a sondare formazione, stile e sensibilità
del ghostwriter, non a chiedergli referenze che, proprio se è persona
affidabile, non potrà mai darti. Vorresti tu che spifferasse al mondo di essere
la tua penna o la tua tastiera?
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