L’amico
è, l’amico c’è.
Questo
è tutto, in verità. Perché ti può pure prendere a schiaffi, se lo crede
necessario, ma sta al tuo fianco. Come uno sposo o una sposa, in salute e in
malattia, in ricchezza e in povertà. Non ci sono gioie o dolori che lo possano
dissuadere. L’amico è, l’amico c’è.
Le
altre storie, quelle che tu chiami amicizia, sono pagine d’agenda, che già il
diario è troppo emotivo. Incontri, baldorie, feeling precari. Possono essere
piacevoli, non vi è dubbio. E talvolta pure interessanti, che le umane
conversazioni possono svelare sempre affascinanti dimensioni. Ma sono altro
dall’assoluto. Non ne conoscono la profondità dell’ affetto e la straordinaria
euforia della complicità.
Ecco,
prendi nota. Se qualcuno entrerà nella tua vita come amico lo riconoscerai. Intanto
puoi coltivare il desiderio di esserlo. Perché, sai, bisogna che tu faccia la
tua parte.
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