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sabato 21 dicembre 2013

Piccolo inno all'ingenuità

Non è che crede agli asini che volano ma ci arriva vicino. Si fida del prossimo, è uno spirito pulito e non sta vigile, con il fucile spianato, pronta a cogliere qualsiasi fruscio sospetto. L’ingenuità è aperta, mite, entusiasta. Ha tanto cuore e un sorriso genuino come un dolcetto fatto in casa dalle mani della mamma.
Qualche volta non le crediamo, tanto ci sembra leggera e pura. Talvolta ci fa addirittura arrabbiare perché la consideriamo un’immatura imprudenza. E spesso la condanniamo  per quanto ci appare sfrontatamente sciocca.
Ma il candore d’animo è una limpidezza così grande che non si può liquidare con sgarbo dalla cattedra dell’esperienza o del realismo. L’una e l’altro insegnano a essere meno ingenui perché conoscono il tradimento, la crudeltà, la scaltrezza, tutte orribili cose delle quali vorrebbero l’ingenuità non soffrisse. Il fatto è che nel momento stesso in cui la esortano alla diffidenza l’hanno già rattristata e avvilita.
Non c’è modo. Non c’è modo di non farla soffrire. E’ destino che provi enormi pene. E non ha senso scoraggiarla perché non si scotti, il bruciore le arriva con le stesse parole che la inducono a cautela.
Quella dell’ingenuità è una delle esistenze più tribolate che io sappia immaginare. Probabilmente dalla nascita alla morte non vede giorno senza batoste. Piccole, continue fitte al petto o devastanti macigni sulla testa. Eppure l’ingenuità è resistente e fedele. Lecca la ferita, chiude una porta e ne apre un’altra. Non fa mai pagare il conto del dolore a qualcuno che non è quello che glielo ha procurato.
Non sostengo che non impari, badate bene. Capisce eccome. Ma non oserebbe mai perdersi il bello che c’è altrove serrandosi in difesa, sospetto e timore. Il brutto forse si fregherebbe le mani dalla contentezza per averle rotto le gambe e l’ingenuità, che è ingenua ma non stupida, questa gioia non la concede. Vuole solo continuare a essere se stessa perché ha l’intelligente dignità delle più delicate, incantevoli grazie.

Merita un piccolo inno l’ingenuità, simpatica, audace, schietta. E molto, molto più sensibile di quanto troppe volte pensiamo sia.

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