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venerdì 27 dicembre 2013

Solo balle...di fieno

Qualche volta lo sguardo fugge l’infinito e si appoggia, lieve come una carezza, su una
balla di fieno. Su un colore. Su un intreccio. Su un contrasto che si infila come un ago sotto pelle. Cose piccole, momenti piccoli. Di questo sono fatte le sensazioni talmente grandi da non star dentro niente, fuochi d’artificio e terra e cielo e amore, film che più belli non ne hai visti mai.
Emozioni di cioccolato, dritte in bocca e nel cuore. Con quella molla che ti fa scattare un sorriso invisibile, bello per il tuo specchio, quello nascosto e forse un po’ immaginario. Su una strada che costeggia un campo che ti racconta la storia di tutte le storie che volevi leggere, nella natura libera e aperta come un mappamondo che gira con il tuo dito che ci saltella sopra. Nella voce di una vecchia radio o forse su un disco sentito mille volte o un poco di più. Un ritornello famoso che bussa piano sulla spalla, appuntito e grazioso come il becco di un uccellino.
Roba che ti potresti commuovere. Ma c’è una risata a distrarti. Così travolgente che neanche un principe azzurro sul cavallo bianco potrebbe rapirti altrettanto. La balla di fieno danza per te, per la tua schiena curva sul campo. Che anche nella fatica c’è talvolta una gioia che merita una foto che la ricordi per sempre.
Più gli occhi mettono a fuoco più vedono cose a lungo smarrite, messe in un angolo neanche avessero qualche castigo da scontare. Riscoprono il piacere, quello che forte e baldanzoso si fa profumo d’ebbrezza. Avanti avanti, che gode anche il naso. Sarà poi così che sono nati certi umori, sul filo tra zolla e fantasia.

In fondo è questa la vita a pois. Che ti basta una balla di fieno e i sensi svegli. 
(Ringrazio Conci Rinaudo per la fotografia e l'ispirazione)

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