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giovedì 28 febbraio 2013

Basilicata coast to coast: il gatto di Scanzano Jonico


Ha lo stesso muso buffo e imbronciato delle mie gatte quando le sveglio stropicciandole di coccole. Ecco, lui, il gatto di Scanzano Jonico (MT), dormicchiava al sole del mattino e il mio arrivo lo ha messo in guardia. Però è curioso, mi osserva e si mette pure in posa per il click.
Lì, nello spazio reso celebre da quel Festival del Teatro-Canzone di Scansano Jonico di Basilicata coast to coast, con la serenità del cielo terso e un’atmosfera ovattata. Restiamo a fissarci per qualche secondo, sospesi in una dimensione nella quale ci sciogliamo. 
Sono reciproche fusa, sotto il bombardamento di emozioni che quasi fermano il cuore. A lui piacciono le carezze, le fugaci attenzioni di una mano sconosciuta entrata nel suo territorio con grazia e amore, la compagnia dei respiri. A me entusiasma l’aria a tinte tenui, quello sfondo di essenzialità disarmante, il tocco della storia, della terra e del mare. Lui è il depositario di quel silenzio e in qualche modo me lo consegna, lieto di presentarmelo e condividerlo. Quasi lo adotto.
La veduta è aperta eppure mi avvolge in un abbraccio e d’un tratto, come il suo gatto, anche il paese mi accoglie. Arrivano delle voci, parlano di me che inseguo ogni dettaglio da fotografa improvvisata e vorace. Bardasc, intuisco. Solo più tardi scopro cosa vuol dire, per loro sono una ragazza: bardasc. E quale donna non vorrebbe essere bardasc !? Grazie, amici di Scanzano Jonico. D’altra parte anche le vostre facce, un po’ buffe e un po’ corrucciate come il muso del vostro gatto, volevano solo sentire la grazia e l’amore. Per ricambiare.
Ecco, vorrei salire sulla Torre del Faro e volare con gli occhi nel meraviglioso orizzonte.
(Un ringraziamento speciale all’amico Rocco Papaleo per aver ispirato la mappa del mio viaggio). 

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