Durante
la puntata di Ballarò, senza alcuna indignazione di Giovanni Floris, il vice
presidente della Camera dei deputati Maurizio Lupi del PDL accennando con tono
critico (o ironico) alla decrescita felice dice più o meno “credo che nessuno
possa essere felice se impoverisce”.
Il
fastidio per la decrescita felice è feroce nella classe politica. Lupi non è
affatto isolato, insomma.

Un
chiarimento, accidenti. Almeno in nome di quella informazione che i giornalisti
vantano di difendere e diffondere. Se Beppe Grillo non si concede ai microfoni
o alla carta stampata i giornalisti insorgono perché si sentono offesi,
umiliati, ingiustamente considerati tutti schiavi dell’ordine costituito. Quando
poi hanno per le mani qualcosa o qualcuno da smontare per esercitare con
dignità e correttezza il mestiere svicolano.
Per
fortuna c’è il web, direbbe qualcuno. Ma il guaio è che milioni di italiani
stanno incollati alla tv e le danno ancora parecchio credito…
Non
mi resta che augurare comunque a tutti una decrescita felice, politici
permettendo.
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