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mercoledì 12 marzo 2014

Il pianista: Arturo Valiante

Una specie di tastiera ambulante, come l’autentico musico. Quello fatto di note, con la testa incessantemente a ritmo. Tutto teso al suono, Arturo Valiante. Con il sorriso che racconta di un amore e di un groviglio di pensieri. Con quelle mani nate per il pianoforte. E uno spirito così caldo che pure lo strumento ringrazia.
Questione di passione e bravura, certo. Ma anche di giocoso ghiribizzo, di infinita curiosità, di genuina ricerca, di tenera umiltà. Ingredienti che, shakerati, sognano e regalano melodie.  Dalla vita del jazz alla musica pop Arturo Valiante è il pianista degli slanci, delle delicatezze, delle avventure. Buono ovunque, nella sua carica umana e nel tocco sempre lucido e suadente. Gode. Si, Arturo Valiante, suonando raggiunge un piacere visibile, elettrico, contagioso.
Ed ecco quello che arriva a me, al pubblico. Un inchino al pentagramma e a tutto quello
che ci può viaggiare sopra. Un volo, dolce, brioso o serrato. Che poi la magia può stare nelle atmosfere che accompagna, sottolinea o introduce, su un palcoscenico che accoglie poesie e canzoni, tra le scene di un film, nelle combinazioni di un concerto.
Così Arturo Valiante si fa un po’ attore a teatro con Rocco Papaleo in Una piccola impresa meridionale bis insieme a Francesco Accardo, Jerry Accardo e Guerino Rondolone, veste l’abito da Maestro sul palco dell’Ariston al Festival di Sanremo, si destreggia sui tasti in studio con Paolo Mengoli, Giorgia, Pino Daniele, Michele Zarrillo e molti altri.
Le sue numerose partecipazioni discografiche, in rassegne musicali e nelle colonne sonore cinematografiche scrivono una carriera ma, soprattutto, un destino. L’unico possibile, credo, per Arturo Valiante pianista e frizzante ‘soffiatore’ di una preziosa diatonica. Il man, l’uomo delle emozioni al piano e del garbo ammaliante.
Bravo, molto bravo, Arturo Valiante. A insinuarsi sotto pelle e a comunicare l’assorto e vibrante rispetto per l’Arte. Questa è musica. Perché è interpretata e offerta con timida e commovente estasi. Perché è sempre vissuta con stupefacente armonia.
Chapeau!

p.s. un grazie speciale per i brividi e la simpatia.

2 commenti:

  1. Grazie ancora per le parole e i sentimenti..musica per l'anima.

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  2. Ecco Arturo carissimo, mi piace pensare che le parole e il pensiero abbiano riprodotto la 'musica'!!!

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