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martedì 20 maggio 2014

Alice non è nel Paese delle meraviglie

Alice, un nome che evoca avventure e meraviglie. Un nome che immagini come un’inclinazione precisa, romantica o giocosa. Se non addirittura una scelta profondamente significativa.
Pensi in qualche modo di sapere perché i genitori diano alla loro creatura il nome Alice. Non ti viene facile credere sia solo il piacere della parola e del suo suono. O il primo balzato in mente, in tutta fretta. Questo è quello che capita ai nomi che hanno una ‘storia’. Pare debbano averci molto in comune tutti quelli che lo portano.
Conoscere Alice smonta tutto. Lei se lo ritrova addosso come la più atroce delle beffe. Che il suo è stato un Paese senza terra, di quei luoghi chiusi in quattro mura di violenza. Dove ha provato solo l’orrore di passi, carezze, gemiti che non avrebbe dovuto incontrare. E non ha potuto fantasticare su un mondo diverso. Le sono mancati il tempo e le ispirazioni. Perché pure per costruirsi in testa una favola bisogna avere risorse e orizzonti.
Alice è quello che resta di un’anima abbracciata solo da un malato possesso. Uno sguardo spento, incapace perfino della rabbia e del rancore. E un corpo minuto che sembra piegarsi alla minima brezza, come se non potesse più resistere neanche al più docile tocco. Quando accenna un sorriso, perché la crudeltà non le ha tolto una commovente gentilezza, le tremano le labbra. Forse non versa più lacrime e emozioni, timori, ansie premono tutte lì, sulla bocca rossa e bella.
Alice potrebbe avere un futuro, chissà, se riuscisse a perdere la memoria. O ad abitare davvero in un’isola felice che le consegni qualcosa di buono, almeno un po’ dei sentimenti e della magia del suo nome. Perché la sola libertà di un lutto non ha ancora guarito le enormi ferite. Anzi, paradossalmente, le ha lasciato solo lo smarrimento della solitudine. E tante domande, troppe, senza risposta.
Già, capita così. Che un nome non porti avventure ma disavventure. Che le disgrazie subite lascino sensi di colpa invece di sollievo.

Alice, Alice. Vorrei tu vedessi il sole.

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