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giovedì 11 settembre 2014

La poesia del dopo

La poesia del dopo ha le rime del sollievo. E’ leggera, ha il profumo della pace. In quello che temiamo e non capita, nella sciagura evitata ci sono tutte le melodie del mondo. I muscoli che si distendono, il sorriso che non finisce più di allargarsi, le mani che smettono di tormentarsi.
Che tra un verso e l’altro quasi dimentichi quello che hai sofferto, l’angoscia che mordeva, il cuore che saltava via. Ti tocchi e ci sei, intero. Proprio come quando guardi l’arcobaleno dopo il temporale e pensi che c’è sempre la luce dopo un tunnel.

Se mai resta lo specchio, a ricordarti che tutti i prima e i durante restano sulla pelle. Che l’anima ha proprio le stesse rughe. Che la vita non ti restituisce la serenità che hai perso. Ma a te basta, deve bastare, avere un’altra pagina davanti. Fuori dalla tortura. Anche solo per il tempo della speranza.

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