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mercoledì 1 luglio 2015

Ve la dico io la verità

Accidenti, neanche ce ne fosse una. Assoluta e universale. Neanche io fossi la Sibilla delle Sibille. Quella che ha la risposta giusta per tutto.
Ecco, non ne ho alcuna, da spacciare come formula perfetta, realtà inconfutabile, posizione insindacabile. E vado piuttosto fiera dei miei dubbi, delle mie riflessioni infinite, dell’ascolto che presto alle alternative possibili. Ho compassione, certo, per gli oltranzisti. Quelli che hanno in bocca oro colato, sanno più degli altri, sono bravi bravi bravi, conoscono le ricette, tirano fuori la spada con disinvoltura e convinzione estrema.
Beati loro no, questo non lo penserei mai. Non convivo male con il tormento continuo dei pensieri. Anzi. Mi piace credere più importante la/le verità della mia ragione o del mio torto.

D’altra parte l’unica preoccupazione seria è la quantità. Sono troppi, gli oltranzisti, così sicuri di se stessi da fregarsene bellamente di tutto e tutti. Le evidenze o le evenienze contrarie non li sfiorano neppure…

4 commenti:

  1. I più oltranzisti di tutti sono secondo me i superconnessi, gli on line 24 su 24: Facebook, Twitter, Whatsapp, Chat, i-pod-pad-tablet e chi più ne ha più ne metta. In treno guardo con stupore e con ammirazione chi legge un libro, sia pure della serie Harmony. Un giorno è salita a Camogli una mia amica che, dopo avere tirato fuori il tablet, mi ha sommerso di fotografie del ridente borgo (belle, devo ammetterlo) e poi, sempre con l'attrezzo si è messa a giocare con un altro. Lei è intelligente, ci si possono fare anche discorsi seri, ma spezzettati perchè poi intervengono i gadget che l'assorbono completamente. Un giorno incredibilmente mi ha permesso di raccontarle un brano tratto da un libro di Gianfranco (?) Stella. Parla di un industriale, si chiama Ligabue, con due lauree prese alla Sorbona, che una o due volte all'anno mi sembra che organizzi spedizioni naturalistiche in Borneo. Durante una di queste i portatori, carichi di vettovaglie e altre cose seguivano il suo passo molto rapido. A un certo punto il capo dei portatori rallenta e si ferma e così i suoi compagni. Il signor Ligabue chiede al capo-portatore, perchè si fossero fermati, se volevano più soldi. Il capo, risponde di no e Ligabue chiede quale è il motivo. Il capo risponde " Stavamo andando troppo veloci e le nostre anime sono rimaste indietro". Ho atteso la risposta della mia amica: "Non credo che da noi potrebbe funzionare". Mi sono cadute le palle, perchè non dubito che avesse ragione lei, ma ormai è impensabile mettere in discussione il modello di vita occidental-globalizzat-informatizzat, sigh, Irene, quanto ti voglio bene a te e a quelli che scrivono su questo blob. Marco D.

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    1. Oh Marco D. pure io ti voglio bene, così, ad istinto! Che abbiamo proprio tanto bisogno di persone con 'l'anima connessa'!
      E invece i superconnessi sono devastati da un ritmo improprio che oltre a levare il fiato mette in stand by il pensiero. Pensa a me Marco: faccio la ghostwriter ma anche la freelance, la ghostblogger, curo le pagine fb di personaggi ecc....quindi altroché se uso i potenti mezzi, bazzico i social, navigo nel virtuale eppure GIURO non stacco mai dalla realtà e dallo spirito. Mai. Anzi. E questo si traduce in ricchezza (mia e di comunicazione). Può funzionare anche da noi, dillo alla tua amica. Il problema, se mai, è essere pronti a non avere molta compagnia. Già, siamo in minoranza a tenerci stretti i respiri, la vita, gli sguardi, le pause...Ma, sai che ti dico? Pazienza, io non mi arrendo :)
      Grazie!
      Irene

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  2. Non mi arrendo nemmeno io Irene, io il treno dei superconnessi l'ho perso da tempo, e non mi sono giocato l'anima. Ti ammiro molto perchè tu sei immersa in queste cose (ma quelle serie, che comportano una comunicazione virtuale solo per ill mezzo usato, ma con concetti, sentimenti, le cose che vorrei trovare in tante persone che invece giocano, affestellano informazioni che non raggiungono mai un minimo sindacale di conoscenza). Sicuramente hai delle basi solide che ti permettono di fare "BENE" il tuo lavoro, basi che oggi, secondo me, non te le da nè la scuola, nè la famiglia interconnessa. Quelli che mi stupiscono di più sono le persone di mezza età e a volte addirittura anziane, che hanno abiurato alle cose che contano, per sfrullarsi il cervello. Pensare che l'Informatica ti perrmetterebbe di selezionare nel surplus di informazioni, quelle che portano conoscenza (basta farti venire una cosa in mente, un viaggio, ed ecco ch magari su Google trovi tutto quello che ti serve, ma se il viaggio non lo fai dove è la conoscenza? Come dico, ti ammiro perchè hai una bella testa e credo anche un bel cuore, ma sono un pò preoccupato: se il tuo ritmo di vita è frenetico, anche se la testa ed il cuore sono sempre presenti RILASSATI ogni tanto!!!!! Marco D.

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    1. Innanzi tutto un GRAZIE gigantesco, Marco D.!
      Poi...stai tranquillo, mi rilasso eccome. Ho un mio concetto di ozio fenomenale. E' nell'ozio buono la vera energia. Per rinfrancare lo spirito e maturare una profonda creatività...E così, et voilà unisco utile e dilettevole. Già, nel piacere del relax incontro il risvolto umano e professionale 'produttivo'.
      Infine, ma primo in ordine di importanza, benvenuto qui :)
      Ciao ciao
      Irene

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