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sabato 22 agosto 2015

Quando il sesso vien per nuocere

Capita che l’uomo non ceda all’ammiccamento di una damigella. Questione di gusto e caso. Che non è poi assoluto il principio per cui il maschio non si lasci scappare l’occasione sessuale. La lusinga può arrivare dalla donna che proprio non piace o nel momento sbagliato e lui dice no e rifiuta l’amplesso o, garbatamente, finge di non cogliere l’invito e svanisce nel nulla.
Ci sono donne che non ‘perdonano’ il no. Non lo accettano ‘culturalmente’, insomma sono abituate a essere quelle che decidono se e quando spassarsela sotto le lenzuola e, naturalmente, con chi. E’ un’offesa al loro fascino, alla loro femminilità, al loro potere persuasivo quindi meditano vendetta.
Ci sono donne più libere e intelligenti che fanno spallucce o piangono per i beati fatti loro e poi riprendono il corso della vita senza che l’audace maschio del gran diniego abbia più notizia di loro. Sono poche, pochissime, ma esistono.
Ci sono donne che siedono, in paziente, morbida, sorridente attesa. Sono quelle cui la natura ha trasmesso la fissazione che all’uomo gaudente e conquistatore sia dato di prendersi il tempo di guardare qua e là e levarsi altrove le voglie. Tanto prima o poi si avvede e si rammenta di quella tenera femmina generosa che lo aspetta e fa capolino nei pressi delle sue virtù. Non sono molte ma ci sono, fanno parte di quella parte di popolazione ancora avvezza allo schema dell’uomo istintivo e impudente e della donna chioccia e riflessiva.
Ci sono donne che smaniano, sbrodolano le più calde avances, continuano a farsi avanti e sotto, tirano fuori la mercanzia da gonne e decolletes pur di rapire uno sguardo, uno, del maschio che le ha voltato le spalle. Nel loro immaginario quell’uomo lì è quello che le donne le fa impazzire, di piacere. Mai e poi ci potrebbero rinunciare. Loro, pure loro, devono entrare nell’harem. Sono quelle che devono sentirsi almeno sul piano di tutte le altre donne del tizio in questione. E che diamine, cosa hanno di meno?
Ci sono donne che si trasformano in psicologhe della mutua. Se lui non ha voluto spassarsela con loro è perché ha paura di innamorarsi. Sono una spanna sopra le altre avvenenti fanciulle, loro. Il bel maschio con le altre pensa solo al godimento mordi e fuggi, nelle loro braccia invece finirebbe dritto nell’estasi eterna dunque fugge, fugge perché è immaturo, non è pronto, ha qualche trauma da superare, delle delusioni che ancora bruciano. O perché loro sono talmente al top da averne soggezione. La razza peggiore insomma. Si, sono le donne che credono fermamente di avere una marcia in più localizzata nel cervello.
Il nostro macho è ancora là. A spasso dove capita. Con in mano anche lui solo un pugno di mosche e gli anni che si accumulano sul groppone senza nulla da scrivere nel libro della vita, sia chiaro. Però senza tutto quel frullatore di pensieri e strategie. Perché questo resta, tra le due metà della mela. Una è in perenne elaborazione di teorie che stanno in piedi solo per le stampelle della cieca ostinazione al paraocchi, l’altra in costante assenza di turbamento da meditazioni fantasiose.

(su gentile input di un lui)

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