I
politici cercano ghostwriter. E, se ancora non li cercano, dovrebbero
cominciare a farlo. Per il loro bene, almeno.
Non
è una novità che molti libri, discorsi, relazioni, comunicati di uomini
politici siano
opera di un bravo ghostwriter. Ma è altrettanto noto che alcuni
nutrano ancora la convinzione di potersela cavare egregiamente senza l’aiuto di
un professionista. L’evidenza dei risultati è tale che non occorre aggiungere
commenti.
Talvolta
è puramente questione di fiducia, in verità.
Il
politico, l’uomo d’affari, l’economista hanno bisogno di qualcuno al loro
“servizio ideologico”, devono fidarsi ciecamente di chi prepara loro un testo
da leggere o divulgare. In pratica sono sostanzialmente portati a considerare
essenziale che il ghost sia sulla loro stessa “lunghezza d’onda”.
Da
ghostwriter, svelato ormai che lo sono, non ho smanie per il servizio ai politici.
Forse è paura, chissà. Eppure mi interrogo. Sarebbe sicuramente una sfida
avvincente prestare testa e tastiera a un messaggio che condivido, a un
risultato che sogno, a un ambito sociale che mi sta a cuore.
Ma
sarebbe possibile fare altrettanto per qualcuno che rappresenta posizioni
culturali molto distanti dalle mie? Istintivamente potrei immaginare una dura
battaglia con coscienza e convinzioni.
Eppure
paradossalmente ma non troppo, pur se mi inquieta un po’, un ghostwriter al
soldo di chi non lo entusiasma o non gli piace, deve mettere in atto una
strategia molto più scientifica, senza svolazzi personali, strettamente
aderente allo scopo e quindi potenzialmente assai attendibile. Le energie canalizzate
all’obiettivo senza enfasi da partecipazione psicologica possono produrre
effetti straordinari.
Dipende
da una serie di variabili e contesti, intendiamoci. In certi casi un approccio emotivo
può giovare alla credibilità e alla persuasione, in altri appunto un taglio rigoroso
è decisamente più efficace.
Peraltro
il polso della realtà (pure quella “avversaria”, ecco il punto) e la conoscenza
a priori di qualsiasi obiezione e reazione sono strumenti di incredibile valore
per la prestazione del ghostwriter.
Non
mi chiamo Amleto, sto solo giocando con una bilancia in tilt.
Vi saluto e torno a maneggiare parole con entusiasmo e dedizione
tra racconti, saggi, manuali e romanzi.
Tranquilli,
sono ordinarie riflessioni di un ghostwriter.