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mercoledì 18 aprile 2012

Ci si mette una vita

Un inno all’amicizia. Ma anche un libro sull’amore e sul destino. Una storia di emozioni, un viaggio verso casa. Il libro ideale per chi cerca una bussola per orientarsi tra passato, presente e futuro. Per chi cerca, chissà dove, quello che è e quello che vorrebbe.
Quando Rubens, Gazza e Pico si riuniscono a Firenze per stare accanto a Carlo, vittima di un grave incidente, riconoscono l’affetto, la complicità, la forza delle loro radici come vera dimensione di benessere interiore.
Là, nel piccolo mondo delle relazioni autentiche e romantiche, c’è tutto quello che vale la pena vivere…
La scrittura fluida di Federico Russo è perfetta per l’atmosfera intensa ma lieve, a tratti briosa e ironica. Anche i passaggi più dolorosi, le pagine più difficili nella sofferenza del centro traumatologico, godono di una freschezza  umana e poetica di grande respiro.
Il tempo si riavvolge come il nastro di una vecchia cassetta e poi riparte con lo sprint dei pensieri, dei desideri, dei piaceri. Perché più dei ricordi, Carlo, Rubens, Pico e Gazza ritrovano le loro essenze, intatte, con tutta la potenza della libertà che solo i veri legami conoscono. E’ così, con i brividi e l’entusiasmo della realtà, che Rubens riesce a narrare la straordinaria avventura di una sciagura che si trasforma per tutti in una grande occasione di crescita.
Federico Russo riesce ad essere toccante senza indulgere in toni struggenti. E l’incontro tra Rubens, Gazza, Pico e Carlo, pur nella tensione pratica e sentimentale delle circostanze raggiunge le espressioni più coinvolgenti sul filo giocoso, comico, energico delle loro peripezie.
Simpatiche e di buon effetto le “presenze sullo sfondo”: la vespa Monica Vitti, i litri di Guinness, le note di canzoni, i mondiali di calcio…Si mescolano con le ferite, le paure, le scelte in un vivace pot pourri di vibrazioni.
Federico Russo, Ci si mette una vita, Einaudi, Stile libero extra.

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