Le
parole volano, gli scritti restano.
Più
che ostentazione di sapienza il noto brocardo latino è ormai patrimonio di
conoscenza e cautela popolare perché, nell’accezione comune, è teso a
sollecitare attenzione e prudenza o a riconoscere importanza e forza a ciò che
è messo nero su bianco. In verità, come sappiamo, secondo l’antico significato
la locuzione verba volant scripta manent poteva ben riferirsi alla maggiore
facilità di divulgazione orale delle parole rispetto allo statico mezzo
scritto…
Comunque
sia e comunque vogliamo maneggiare il detto, oggi c’è il web. E, ancor più
precisamente, ci sono i social network.
Su
facebook posti un pensiero. O meglio più o meno urli qualcosa in piazza.
E
molto probabilmente non ti chiedi neanche se quello che esprimi volant o
manent. E’ il meccanismo “virtuale” a imbambolare un po’, forse.
Di
certo a schizzare è una sorta di frivola e fasulla libertà. Non è una polemica
sul mezzo, ben inteso. A lasciar perplessi è sempre l’uso che se ne fa!
Quel
che c’è di bello è il soffio senza posa, lo svolazzo perpetuo. Non c’è giorno,
non c’è notte. A meno di un black out un facebook c’è!
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