Questa
confusione nei cassetti adesso è un cruccio. Che se apro il guardaroba vengo
investita da una valanga di vestiti assortiti è un pensiero che si intrufola
tra gli altri mentre leggo, quando sono al supermercato o a cena con gli amici.
E’
uno spillo nella carne, un nodo al fazzoletto. Bussa perché devo ritrovare un
ordine per ogni cosa, è un po’ vero. Ma bussa soprattutto perché io non esca
completamente da qui, perché io senta ovunque il richiamo della terra dove
poggiare, più o meno saldamente, i piedi. Devo dare a tutto un tempo prima che
la mia testa lo regali tutto alle pratiche di volo.
Questa
volta ho capito che non è un fardello odioso. Non è zavorra che può farmi
annegare ma contrappeso saggio. E’ il buon senso delle dosi e delle amalgame,
come in cucina. Perché un equilibrio degno ha anima e concretezze. Perché nelle
piccole espressioni, pure nel rigore delle forme, nel circolo dei passi
quotidiani, nella fila delle regole, vi è una poesia da cogliere. Un nesso con
la vita, ecco.
E’
una di quelle scoperte che, se pur faticosamente, riconciliano con la pace e la
forza delle direzioni. Accettare la sfida e battersi è già vittoria…
Brava Irene...come sempre; il passo "nel circolo dei passi quotidiani ...vi è una poesia da cogliere"...è semplicemente bellissimo. Brava brava
RispondiEliminaUn bacione,
Silvano ;-)
Ehi grazie Silvano! Soprattutto perché leggi con sensibilità ;)
RispondiEliminaUn bacione a te
Irene