Ho
individuato una “sottocategoria” alla mia diletta categoria “tra realtà e
racconto”: quella del ritratto.
Fondamentalmente
è spesso un ritratto anche la narrazione sciolta nel costume, tra le pinze
appunto di uno spaccato reale, ma è velata, romanzata, liberamente raffinata o
sviluppata per farne trama aperta o sospesa.
La
sottocategoria “ritratto” invece vuole essere quasi un’istantanea di un
personaggio calato nel suo contesto personale o lavorativo. Un personaggio al
quale appartiene la storia di un mestiere, di un ambiente, di un percorso
umano. Un personaggio consenziente che si mette in posa per un ritratto, ecco. Qualcuno
attraverso il quale fissare memorie del tempo e dello spazio o toccare l’arte
dei gesti nell’emozione quotidiana…
Inaugurerà
la serie Pasquale barbiere.
(Giorgio Gaber, ritratto a pastello di Enrico Fornaini)
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