Le
farfalle nello stomaco e un sibilo lieve e lento, una nota musicale che
accidenti non sai da dove arriva. Chi l’ha detto mai che in un corridoio
stretto, tra la storia scrostata degli anni, non sbuchi fuori in un balzo un
folletto?
Lì
per lì è passione, te lo dicono le vene in
subbuglio e quel volo d’ali che non
si ferma. Vorresti acchiappare il guizzo discolo e irriverente e riempirlo di
baci perché per quanto ti burli ti fa impazzire di sorrisi e dolcezza. Ma
quello salta e balla senza posa, si affaccia a una finestra, poi ti bussa alle
spalle e non fai in tempo a girarti che si materializza davanti a te ridendo a
crepapelle.
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