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venerdì 29 marzo 2013

L'isola che c'è


Le farfalle nello stomaco e un sibilo lieve e lento, una nota musicale che accidenti non sai da dove arriva. Chi l’ha detto mai che in un corridoio stretto, tra la storia scrostata degli anni, non sbuchi fuori in un balzo un folletto?
Lì per lì è passione, te lo dicono le vene in
subbuglio e quel volo d’ali che non si ferma. Vorresti acchiappare il guizzo discolo e irriverente e riempirlo di baci perché per quanto ti burli ti fa impazzire di sorrisi e dolcezza. Ma quello salta e balla senza posa, si affaccia a una finestra, poi ti bussa alle spalle e non fai in tempo a girarti che si materializza davanti a te ridendo a crepapelle.
E’ l’anima del vicolo, lui. Gioca da padrone e sa che sei già innamorato e paziente. Che quel luogo sarà anche tuo perché lui ti ha dato il benvenuto. Se lo vedi vuol dire che sei della sua pasta, ecco tutto.
Isola di San Giulio, Lago d’Orta (NO)

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