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giovedì 7 marzo 2013

Nell'era della rivoluzione, avanti blogger!


I vecchi blogger come me che hanno vissuto “l’espulsione” dalle grandi testate giornalistiche con varie, ambigue e sindacabili motivazioni sanno anche che i “cattivi” non si annidano solo nella casta dell’editoria.
I blogger sono stati parecchio odiati dai giornalisti, diciamolo. Scriviamo gratuitamente, contrariamente a loro, ma in compenso abbiamo uno strumento più libero, facile e veloce. Spesso stiamo loro alle calcagna, facciamo le pulci a quello che scrivono o tacciono, magari li superiamo pure in qualità di analisi e riflessione. Insomma siamo un tormento. Per toglierci di mezzo si sono inventati più o meno di tutto, ci hanno accusato di gongolarci con diari on line puramente autoreferenziali, hanno sollevato subdole questioni di pericolosità additandoci come potenziali diffusori di idiozie o falsità.
Praticamente hanno fatto finta di non capire che la selezione è naturale, la fanno il tempo e i lettori. Ovviamente, la questione sta quasi sempre nel merito reale: il grande giornalista non teme il confronto con altre voci intelligenti…
Comunque sia sono passati anni da certi tristi epiloghi e, appunto da vecchia blogger, so anche che la “visibilità”, quella che le testate giornalistiche indubbiamente ci rendevano più raggiungibile, è comunque frutto di un penoso equivoco di moltissimi navigatori della rete. I blog con migliaia e migliaia di visitatori ci sono eccome ma, solitamente, sono curati da nomi noti. Ecco, la faticaccia resta dei blogger anonimi. Ne conosco di bravissimi ma non se li fila quasi nessuno, purtroppo.
La degenerazione e l’ impoverimento spirituale e culturale portavano in palmo di mano solo la “casta regolare” e le celebrità. Più che i contenuti trionfava sempre l’appeal per ciò che era, a ragione o a torto, “riconosciuto”.
Adesso però si profila la rivoluzione civile, umana, sociale e culturale. Possiamo aspirare a riprenderci il coraggio, la voglia e la vivacità di pensiero. Anche di leggere quello che non è ufficiale, imposto dall’alto, di moda. Di contro dobbiamo, naturalmente, impegnarci a diventare cittadini. E, chissà, decrescere felicemente verso un’esistenza di ampio respiro…
I blog sono una delle più straordinarie risorse del web. In barba allo scossone che “l’informazione costituita” ha subito, sta subendo e, soprattutto, subirà, possono essere già pronti alla sfida del millennio. Avanti!!!

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