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venerdì 16 maggio 2014

Il treno delle sorprese

E’ noto che i ricordi stiano spesso accovacciati nei diari. Qualche volta con un quadrifoglio che più secco non si può. Altre sul biglietto di un concerto o in un cuore rosso pomodoro. Sorprende di più trovarli su un treno, seduti accanto a noi, lungo una tratta qualsiasi, di quelle che non danno scossoni alla memoria. Con lo stesso sorriso sotto i capelli più grigi. Con tutta l’aria di non aver mai del tutto abbandonato il passato e una manciata di parole pronte, neanche ti stessero aspettando. Già, i ricordi talvolta sembrano in attesa di un’occasione per sbucar fuori.

Bello ci sia ancora un corpo in carne ed ossa e non un profilo su facebook. Bello che gli anni, oltre alle burle, agli acciacchi, alle disillusioni, portino anche le chiacchiere e gli sguardi complici. Bello che certe parentesi possano riaprirsi o non essere mai veramente chiuse. E bello pure che ci siano giorni in cui il destino decide di stupirci. O forse di lanciarci un messaggio: tutto quello che conta non muore.

2 commenti:

  1. Che belli questi viaggi! Non si sa mai cosa si può trovare, accovacciato sul sedile ;-)

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  2. Prish...i treni talvolta possiamo trovarli (o immaginarli) come pacchi dono!

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