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venerdì 15 gennaio 2016

Si salvi chi può

Sono arcistufa di scellerata inumanità.
La paghiamo cara tutti, questa è la sciagura più grossa. Insomma non si può sopportare e tacere. Rischiamo di diventare una società contro. Abbiamo sempre qualcuno nel mirino e più che a crescere culturalmente badiamo a difendere la nostra stupidità.
Sui gay, sulle unioni civili, sulle adozioni, si sente l’irripetibile. Irripetibile perché scabroso, idiota, disinformato, incivile, raccapricciante, pericoloso, inutile, banale.
Ignorare peraltro non è colpevole fino a quando, almeno, non si accompagna  a criticare, insultare, condannare. Insomma, accidenti, parlare con cognizione di causa è il minimo che si può pretendere da chiunque per tutto. Francamente aggiungerei buon senso, sensibilità, lungimiranza, …perché gli esseri umani dovrebbero esserne dotati no?
Tutta questa paura della reale o presunta diversità, di colore, lingua, orientamento sessuale, pensiero e tutta questa fottuta ipocrisia arrogante con la quale si muovono i paladini del niente ci sta trascinando nel baratro morale.
Spalancate gli occhi sugli strenui sostenitori della ‘normalità’, dell’orticello, della famiglia del Mulino Bianco: lì facilmente troverete l’orrore dal quale scappare.

Si salvi chi può.

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