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martedì 15 novembre 2016

Sogno di diventare ricca

Direte che ho poca fantasia, lo so.
La verità è che la ricchezza non è mai stata un mio sogno e anche al risveglio, a occhi aperti, pensavo non valesse affatto la pena di inseguirla.
Insomma contava riuscire a vivere senza pesanti affanni economici.
Oggi invece sogno di diventare ricca. E vorrei realizzare il sogno per misurarmi e misurare la mia coerenza. Terrei per me qualcosa in più di quel che serve a una vita senza affanni, lo dico, perché vorrei tranquillità, libri, cucina, teatro, cinema, musica senza limiti, e cercherei di garantire la medesima situazione ad altri.

Ecco, credo che sia bellissimo poter sollevare qualcuno dagli assilli economici. I denari a questo sono utili, talvolta addirittura indispensabili: a creare le condizioni di pensieri sereni. Non tiro in ballo la bontà, badate bene, ma la serenità. Perché solo così, sogno e penso, potremmo tutti godere un po’ di questo brevissimo passaggio che è la nostra esistenza.

lunedì 30 settembre 2013

Il mazzo di sogni

Ad ogni ora, del giorno o della notte. Ti svegli sempre con un mazzo di sogni sul cuscino. Basta quello spazio che ti sottrae alla corsa senza posa per ritrovare intatti i pensieri che vuoi. Così li chiami, i sogni.
In strada, sotto la tua finestra, scorrono i buoni e i cattivi umori. Quelli della veglia e quelli del sonno. Che sono, è vero, fatti proprio dalle disposizioni delle corse senza posa e dei sogni. In fila, i tuoi e quelli di tutte le anime che la abitano.
Nel coro degli uccelli, tra i vasi di gerani, alla luce del lampione, rasente i muri, tra le lenzuola stropicciate, con il rombo dei motori.
Occhi svegli e disarmati o fremiti allegri dalle palpebre chiuse.
Quel giorno il mazzo l’hai raccolto, fasciato e infiocchettato come fa il fiorista che prepara le rose e l’hai regalato alla tua vita. Nella via degli umori si è accesa una strana stella, fa servizio continuato, con il sole e con il buio.

Il mazzo di sogni ha sorprendenti radici e non smette di fiorire. 

giovedì 13 dicembre 2012

Polverina magica


Da bambini era quella dei maghi e delle fate. A Carnevale sognavi fosse quella del riso o del prurito, pur di crederci andava bene qualsiasi effetto.
Crescendo non vuoi archiviare l’ingenuità e la fantasia. Anzi, se la prima fai proprio fatica a trattenerla nell’anima la seconda la lavori con destrezza perché sia la forza che muove slanci e speranze. E ti accorgi che è volontà e dedizione, una sorta di impegno affettuoso che regala qualche attimo di letizia o un risultato stupefacente.
Una meraviglia, la polvere magica.
Fai i conti, ovviamente, con le scale e le altalene. Non è sempre sereno il cielo, qualche volta non trovi la bacchetta e agiti nell’aria le mani vuote. Ma passa, come la nottata. O almeno è quello che devi pensare, è quella la vera polverina magica. Qualcuno la chiama spirito di vita…