La
sfilza di linde dimore che si affacciano sulla piazza è l’immagine emozionante
di una vita che pulsa di slanci, di una umanità intessuta di calore e
relazioni, di vicinanze e di aperture. Guardi la dignità essenziale e incontri
una dimensione di pace.
C’è
una luce che mette gioia e insieme ammorbidisce il passo, indugi tra l’odore
dell’aria e quello della materia, ascolti il tuo battito che rallenta e entra
in ritmo con l’origine della terra, passi con le sguardo ogni dettaglio.
Poco
distante da lì, la sabbia e il mare come meraviglia sulla meraviglia eppure tu
in quello spazio grande e bello sotto il cielo blu scruti e respiri l’anima di
quei focolari così raccolti, quelle tracce intense di passi, gesti e sorrisi
lievi.
Dai
panni stesi ti figuri corpi grandi e piccini, gusti e mestieri. Macchie di
colore in volo. Li guardi asciugare sotto il sole e con il vento e aspetti che
sbuchino le voci e le mani delle donne che li raccoglieranno scambiando parole
e sguardi con la vicina della porta accanto. Sai che arriveranno, quelle voci e
quelle mani, come un rito.
Osservi
quella semplicità asciutta e vorresti bussare a una a una a tutte le porte. Ti
farebbero accomodare, pure questo sai. L’accoglienza qui non è una forma, è una
virtù innata, alla quale non potresti neppure sottrarti.
Uno
sfondo di Basilicata coast to coast.
Nessun commento:
Posta un commento