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domenica 12 maggio 2013

Buonanotte suonatori


Magari è un matrimonio, un battesimo, una comunione oppure una cresima che importa? Ci sono tutti, come alla festa del patrono. Pure gli zii d’America che aspettavano l’occasione per tornare al paese.
Sorrisi sotto le pieghe fresche e sui volti appena rasati, la macchina pulita, le mani che salutano, i vecchi alla finestra a seguire il via vai. Con il vestito buono del colore giusto, che bianco e nero non si mettono. Con il soprabito blu che fa bella figura e se fa fresco ti salva. C’è una messa, il rito che si compie, le lacrime e gli applausi, gli uomini che aspettano sul piazzale con la sigaretta in bocca, sotto il cappello elegante che la coppola va'
bene per i giorni di lavoro.
Tutti pronti per i brindisi e per i baci. La giornata è lunga, si parla e si ride e il cibo non finisce mai come il click delle foto, come i sospiri e i ricordi che scorrono a fiumi nel presente che non dimentica mai il passato. Ora dopo ora, con la stessa incrollabile dedizione. Le scarpe fanno male, il trucco disegna una maschera, i piccoli frignano e le nonne sono stanche ma la festa continua. C’è ancora la torta, quella grande. E non basta. Che tutti aspettano le delizie fatte in casa, quelle della tradizione che guai a tradire. E in alto i calici. Qualcuno grida una dedica e non c’è anima che non esulti, con l’emozione che trabocca.
Si leva la musica, si aprono le danze. Allegria di colori e volteggi, una confusione di corpi e parole, di bottiglie vuote, di pensieri leggeri, di auguri d’affetto. Tutti vicini, fradici di euforia e di armonia. La banda suona, deve cantare quel pezzo, forza, evviva, eccita i passi, fa il bis.
Ci sono tutti, come alla festa del patrono. Fino al buio o fino all’alba, fino allo sfinimento felice. E buonanotte, buonanotte suonatori. Grazie, la festa dell’album rimane nel cuore.

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