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sabato 11 maggio 2013

Nudità

C.Corot - Ragazza in verde -

E’ l’opera celeste, la nudità asciutta della vita che sta nel corpo.
Non è un gioiello fragile in una teca ma un tesoro così grande e forte che non sta nel tuo abbraccio, scotta di una passione quasi feroce, si allarga oltre il tuo sguardo.
Sta nella terra, non è fiore reciso, non la compri a mazzi. Conosci le radici solo se le tocchi, se lasci che l’odore impregni le tue narici, se non hai paura di startene curvo sotto il sole a guardare le foglie e poi i fiori e poi le stagioni che scrivono ogni respiro.
E ci sono i passi lenti e le movenze seducenti e le grida accorate e i silenzi densi e i sorrisi felici. Sulla nudità, nella nudità. Con tutto l’amore che c’è dentro, nell’opera celeste.
Magari è dolore, forse è piacere, qualche volta speranza altre tormento.
Bella, l’opera celeste. Che storpia o vecchia ha nell’anima il miracolo che si compie, inspiegabile, in ogni tempo e in ogni luogo. Che è l’unica verità indiscutibile che incontriamo. Che è il senso e l’affanno di tutte le cose. Che è il bene e il male degli uomini e delle donne. Estate o inverno che sia.
Non dovrebbe stupirci. Non dovremmo mai smettere di stupirci.
La contraddizione perfetta della nostra natura imperfetta.

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